C’è un errore profondo che da decenni frena la crescita della Calabria.
Ci raccontano che il nostro futuro sia nel turismo, che basti attirare visitatori per creare sviluppo. Ma il turismo, da solo, non genera ricchezza strutturale: crea soprattutto lavori stagionali, a basso costo e bassa qualificazione. Non trattiene i giovani, non costruisce un’economia solida.

La vera ricchezza nasce quando produci e vendi, non quando ti limiti ad “accogliere”.
E la Calabria, in questo, ha già le basi: un’agricoltura forte, prodotti di qualità eccezionale, un patrimonio di saperi e di lavoro che oggi, troppo spesso, viene svenduto all’ingrosso. L’olio calabrese, per esempio, prende la via dei camion verso nord o all’estero, per essere imbottigliato e marchiato da altri. Il valore aggiunto – quello vero – nasce altrove.

Per invertire questa rotta, serve completare la filiera: produrre → trasformare → vendere direttamente.
Serve creare imprese capaci di parlare al mondo, di raggiungere i clienti finali con il proprio nome, i propri valori e i propri prodotti.
È così che si trattiene talento, si crea lavoro qualificato e si costruisce ricchezza locale duratura.

Nonostante la nostra vocazione tecnologica, abbiamo scelto il nome Mercati perché è proprio nei mercati — quelli antichi, della Magna Grecia e del Mediterraneo — che la Calabria è stata protagonista per l'ultima volta.
In quei porti e piazze non arrivavano solo merci, ma idee, lingue, conoscenze. Era lì che la nostra terra si connetteva con il mondo, diventando crocevia di scambi e prosperità.

Oggi il mercato non è più una piazza fisica: è digitale, globale, accessibile da ogni borgo, da ogni azienda agricola, da ogni laboratorio artigiano.  Ogni piccolo produttore calabrese puo'  connettersi a clienti in tutta Italia ,  Europa e magari nel mondo grazie a un negozio online.
La nostra missione è aiutare le imprese calabresi a tornare nei mercati importanti, ma con strumenti nuovi: siti web efficaci, strategie digitali, e-commerce e branding.

Vogliamo una Calabria piu' prospera, che torni a produrre e vendere fuori dai confini regionali.
Non vogliamo solo “promuovere il territorio” come fanno gli ''influencers'', vogliamo rafforzare l’economia.
Perché la vera rivoluzione non è un cartellone turistico in più, ma un produttore in più che vende al mondo con il proprio nome.

Mercati è il ponte tra chi produce qui in Calabria e chi compra ovunque.
Tra il passato glorioso dei mercanti della Magna Grecia e il futuro digitale delle imprese locali.
È così che la Calabria può tornare a essere protagonista.